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Domande e risposte sui telescopi
Che cosa è un telescopio?

Il telescopio è uno strumento ottico impiegato in astronomia per osservare e studiare gli oggetti celesti (stelle, ammassi, nebulose, galassie). Inventato agli inizi del XVII secolo, è diventato subito uno strumento fondamentale per la conoscenza dell’universo in cui viviamo. Ampliando le capacità naturali dei nostri occhi, i telescopi ci permettono di vedere, raccogliere e studiare la luce proveniente da oggetti debolissimi e lontanissimi, altrimenti invisibili.

Qual è la differenza fra un telescopio ed un cannocchiale terrestre?

A differenza del cannocchiale terrestre, che fornisce un’immagine diritta dell’oggetto osservato, i telescopi, a meno che non vengano dotati di un apposito accessorio detto prisma raddrizzatore, forniscono sempre un’immagine rovesciata. Occorre quindi porre molta attenzione quando si osserva al telescopio e si vuol confrontare il campo inquadrato con quello di una carta del cielo: bisogna infatti orientare correttamente la mappa, altrimenti tutto ci risulterà assolutamente incomprensibile!

Quali sono le parti più importanti di un telescopio?

Un telescopio viene generalmente separato in due componenti principali: la parte ottica e quella meccanica. La parte ottica è costituita dal tubo delle ottiche appunto, dove alloggiano l’obiettivo (sia esso a lenti o a specchio) e le eventuali ottiche di supporto (specchi secondari, lastre correttrici). Ad un’estremità del tubo si trova il raccordo per gli oculari, spesso associato al movimento di messa a fuoco (focheggiamento). La parte meccanica è costituita invece dalla montatura, altazimutale o equatoriale, su cui poggia il tubo del telescopio ed alla quale questo si affida per i movimenti di puntamento ed inseguimento, e dalla base di appoggio, generalmente un treppiede o una colonna.

Nei modelli amatoriali più recenti e costosi è anche da prendere in considerazione la parte elettronica, composta dalla pulsantiera di comando, dal computer di bordo e così via.

Quali sono le caratteristiche ottiche più importanti di un telescopio?

A differenza di quanto generalmente si crede nei riguardi degli strumenti ottici, l’ingrandimento massimo raggiungibile non è uno degli aspetti fondamentali di cui tenere conto nella scelta di un telescopio, a meno che non ci si voglia dedicare solo e soltanto allo studio delle superfici planetarie. In un telescopio molto importanti sono invece la capacità di raccogliere quanta più luce possibile e la sua capacità di distinguere due punti luminosi vicini o comunque di riconoscere i dettagli più minuti, ovvero il suo potere risolutivo. Entrambe queste caratteristiche dipendono in maniera diretta dal diametro dell’obiettivo del telescopio, detto anche apertura dello strumento. Quanto maggiore è il diametro dell’obiettivo, tanto maggiore sarà infatti la sua capacità di raccogliere luce, come pure più elevato sarà il suo potere risolutivo.

Quali sono gli accessori indispensabili per un telescopio?

Assolutamente fondamentale è avere una buona dotazione di oculari, almeno tre, in modo da poter comodamente passare dai bassi ai medi ed agli alti ingrandimenti. Gli oculari vanno scelti con cura, basandosi soprattutto sulla lunghezza focale dello strumento: l’ingrandimento lineare ottenuto accoppiando un oculare all’obiettivo del telescopio è infatti fornito dal rapporto delle focali di obiettivo ed oculare rispettivamente.

Nel caso in cui si voglia tirare maggiormente gli ingrandimenti senza voler acquistare altri oculari (generalmente costosi), può convenire dotarsi di una lente di Barlow, ovvero di un duplicatore di focale dell’obiettivo (in realtà esistono anche lenti di Barlow che triplicano la focale).

Se vogliamo osservare il Sole, è assolutamente imprenscindibile l’uso di un filtro solare da porre davanti all’obiettivo del telescopio o di uno schermo bianco su cui proiettare l’immagine formata dall’oculare. Sconsigliabili sono invece i filtri solari da applicare agli oculari: sono infatti soggetti a surriscaldamento e possibili rotture, con il rischio quindi di rimanere irreversibilmente accecati.

Importante è anche avere un buon cannocchiale cercatore (oltre alle ottiche di questo cannocchialino, è utile anche valutarne il supporto) ed eventualmente un prisma diagonale per osservare più comodamente.

Per chi ha un telescopio con montatura equatoriale, può essere molto utile dotarsi di un cannocchialino polare, ovvero di un ulteriore strumento che facilita lo stazionamento (messa in polo) del telescopio, sempre che la montatura sia predisposta ad alloggiarlo. Infine, soprattutto per chi è intenzionato a dedicarsi alla fotografia astronomica a lunga posa, è fondamentale l’acquisto di un motore elettrico per il moto orario del telescopio.

Quali sono i principali difetti dei telescopi?

Un telescopio può avere sia difetti ottici che meccanici. Obiettivo ed oculari possono infatti essere affetti da aberrazioni ottiche di diverso genere (geometriche e cromatiche), oltre che avere superfici riflettenti o rifrangenti lavorate male (scabrose), anche se della forma corretta. Le meccaniche possono invece soffrire di movimenti a scatti o irregolari oppure essere troppo leggere e non essere quindi capaci di reggere bene il peso del telescopio, che deve naturalmente essere bilanciato. Uno strumento con ottiche ottime, ma con una meccanica non adeguata, è comunque un telescopio di bassa qualità.


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